La chiesa di San Salvatore a posto !
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San Salvatore, uno patrimonio artistico
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Questa chiesa romanica risale certamente al dodicesimo secolo.
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La guida storico -artistica di Isola Maggiore menziona uno documento di 1238 in cui è detto che questa chiesa faceva parte dell’ abbazia di Farneta.
Fu restaurata a cura della soprintendenza ai monumenti e gallerie dell’ Umbria l’anno 1972.
È evidente per i visitatori che la chiesa di San Salvatore gioca un ruolo importante nello patrimonio artistico di Isola Maggiore.
È per questo che sia un peccato che questa chiesa rimane spesso inaccessibile ai turisti per mancaza di mezzi.
È ancora un peccato più grande il fatto che niente è previsto per il suo mantenimento regulare.
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Una isola con due volti
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Il primo volto
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Il visitatore di un giorno scoprirà facilmente e con un piacere certo
- il spaesamento dal proprio ambiente generato dall’unica via di Isola Maggiore (via Guglielmi),
- la ricchezza del suo patrimonio religioso ed architettonico,
- lo splendore dei suoi panorami,
- la sua bella natura,
- i suoi fagiani e i suoi conigli.
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Ma questo è il volto pubblico, destinato ai visitori e turisti chi vengono in massa durante la stagione, principalmente durante la giornata. Allora, per qualche ora, l’Isola Maggiore è piuttosto uno produtto di consumo..
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Ma c’è un altro volto
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Per la verità, l’Isola Maggiore ha due volti, esattamente come il dio mitologico Giano :
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Questa seconda faccia, spesso nascosta per i visitori o per turisti , è il riflesso della vita quotidiana reale della comunità di Isola Maggiore e della sua anima profonda.
Questo volto “privato” è composto di serenità, degli incontri informali tra gli isolani, dei piccoli reunioni tra gli isolani nella via Guglielmi, sulla terrazza di Silvia o alla piazzetta San Francesco.
Il tempo scorre più lentamente, a uno ritmo più umano e più ancestrale.
Gli isolani prendono il tempo necessario per godersi della vita !
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Quello volto è destinato a gli isolani e a loro famiglie.
E anche agli ex-isolani chi ritornano cosi volentieri sul’ Isola Maggiore.
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San Salvatore, patrimonio affettivo
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E, da questo punto di vista , la chiesa di San Salvatore è molto più che uno edifico religioso storico !
Questa chiesa tiene un posto particolare nei cuori della piccola comunità di Isola Maggiore.
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Tante coppie ci sono sposate !
Tanti bambini ci furono battezzati !
Al di là di l’arte, parliamo qui di uno vincolo fortissimo e affettivo tra la chiesa di San Salvatore e gli isolani !!!
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La comunità prende il suo destino in mano !
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Lo stato di abbandono attuale della chiesa di San Salvatore era diventato insopportabile per gli isolani.
Qui, egli il problema non era più la preservazione di una opera d’arte, di uno patrimonio nazionale, ma di un istinto di sopravvivenza della comunità colpita nella sua fierezza e nella sua sensibilità.
Sotto l’impulso di Silvia Silvi, presidentessa del Pro Loco, uno “commando d’assalto” di sette donne dell’isola si è costituito per prendere le cose in mano.
- Eugenia Gazzola
- Zebina Romizi
- Gina Scarpocchi
- Maria Pia Scarpocchi
- Pasqualina Strappaghetti
- Silvia Silvi, Presidente dello Pro Loco
- Fabianna Wilmotte, isolana d’adozione
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Concretizzazione
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È così che alle 7 ore 30, la chiesa di San Salvatore fu bruscamente svegliata del suo lungo letargo.
Le sue porte furono spalancate.
Le sue sedie furono momentaneamente esiliate fuori.
E comincia l’operazione ” Pulizia della Chiesa”.
C’era del lavoro : polvere, ragnatele, sporcizia generale, tutto in disordine, !
Ma tutti avevano la rabbia al cuore, e dunque il cuore al lavoro.
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Meglio che lasciamo testimoniare i foto……
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In definitiva, che magnifico risultato !
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Grazie mille a tutte le donne di Isola Maggiore !
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La battuta finale ?
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E, come da solito, tutto finisce con una chiacchierata tra le donne!
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