Poesia : “Effimere” di Valeriana Croci
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Un primo poema di questa autotrice è stato pubblicato giovedì scorso.
Quindi oggi non vi ripresentiamo più questa poetessa.
Se volete saperne di più, basta cliccare qui.
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Questa seconda poesia evoca anche l’ Isola Maggiore e le sue notti.
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EFFIMERE
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Il buio affonda nel lago
il rumore di una barca lontana.
Fili viscosi di tele sottili,
tessute da invisibili ragni
tra siepi opposte del viale,
destano al contatto brividi fugaci.
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Cupo il silenzio avvolge il paese
nella notte senza luna.
Tenue luci vegliano sulle sponde
immagini d’ombra e ricordi assopiti.
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Non spegnerti così Isola,
piccola lucerna senz’olio
non lasciarti morire
come fiore reciso e abbandonato.
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Sotto l’arco di mattoni
intorno alla lampada
danzano le effimere ronzando,
inesauribile gomitolo vivente
groviglio di ineluttabili perché.
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Settembre 2004
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Roberta Scarpocchi, figlia di Valeriana Croci, mi ha fatto sapere che sua madre aveva anche pubblicato un secundo libro :
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«Immagini ed echi di una terra senza tempo»
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meravigliosa…