Processione del Cristo Morto all’ Isola Maggiore
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Il Venerdi Santo , il 6 Aprile 2012
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Introduzione
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Il Venerdi Santo è uno giorno molto particolare in Italia.
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E cosi, sul sito Fresco di Web (il quotidiano del Trasimeno, Valdichiana e Orvietano), la giornalista Serena Maccarelli ha scritto il 9 aprile 2012 :
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Il rito della Processione durante la Settimana Santa è denso di spiritualità, di significati simbolici e storici.
Assume anche il ruolo di appuntamento decisamente suggestivo nei tanti borghi medievali illuminati da sole fiaccole e percorsi da penitenti, a rappresentare i tortuosi percorsi della Redenzione.
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La Passione di Cristo viene suggestivamente rievocata anche per le vie del borgo di isolano dove venerdì sera verrà portata in processione l’antica statua restaurata del Cristo Morto.
Eventi ricchi di emozione, sia per i religiosi che per laici, nell’atmosfera suggestiva dei paesi colorati dalla luce delle fiaccole e riempiti dalle note di canti religiosi.
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Le processioni precedente all’ Isola Maggiore
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Molti anni fa, il percorso tradizionale di questa processionne passava per la Villa Isabella (Guglielmi).
Riccardo Finelli così riporta le parole di Umberto, che ha trascorso la sua gioventù sull’isola:
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Ho ancora i brividi quando rivedo il Cristo morto che esce dalla chiesa del castello circondato dagli uomini della confraternita inginocchiati con i ceri in mano.
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Questa processione religiosa non ha potuto aver luogo per due anni ( assenza di un prete nel 2009, troppo brutto tempo nel 2010 ).
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Nel 2011, questa processione è stata nuovamente tenuta.
Ne potete trovare la descrizione (in francese) e le foto in questo articolo precedente.
Quest’anno 2011, il percorso della processionne fu modificato in considerazione della crescente invecchiamento della popolazione di Isola Maggiore.
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Partito dalla chiesa del Buon Gesù, la processione passò attraverso la strada di lungolago fino alla statua di San Francesco.
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Poi prese la stessa strada di nuovo fino alla chiesa del Buon Gesù.
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Processione di quest’anno 2012
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Durante il giorno, il tempo minacciava e abbiamo potuto temere il peggio.
Ma alla sera, è apparso evidente che il tempo non sarebbe un ostacolo allo svolgimento della processione.
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Per di più, siamo stati fortunati di beneficiare della preziosisma presenza di Don Fabio, parroco di Centoia (AR) e del supporto di scout da Perugia.
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Diverse finestre della via Guglielmi erano dotate da piccole candele.
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Eravamo abbastanza numerosi.
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Il tradizionale punto di partenza della processione è rimasta invariato : la chiesa del Buon Gesù !
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Don Fabio aveva chiesto un cambiamento di percorso : via Guglielmi verso il nord, la scala della chiesa di San Salvatore, la strada panoramica nord, le scale verso la strada panoramica del mulino, la chiesa di San Michele Arcangelo.
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Quindi, come per il Golgota, la processione ha devuto salire una collina.
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In fatto, questo percorso era organizzato di modo che la lettura del brano del Vangelo riguardante il momento della morte di Gesù si svolge nella Chiesa di San Michele Arcangelo, alla cima dell’Isola Maggiore, promemoria simbolico della cima del Golgota.
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La Passione secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42),
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17 Ed egli, portando la sua croce, si avviò verso il luogo detto “del Teschio”, che in ebraico si chiama “Golgota”,
18 dove lo crocifissero, e con lui due altri, uno di qua e l’altro di là, e Gesù nel mezzo.
19 Or Pilato fece anche un’iscrizione e la pose sulla croce; e vi era scritto: “GESÙ IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI”.
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28 Dopo questo, sapendo Gesù che ogni cosa era ormai compiuta, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete».
29 Or c’era là un vaso pieno d’aceto. Inzuppata dunque una spugna nell’aceto e, postala in cima ad un ramo d’issopo, gliela accostarono alla bocca.
30 Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto». E, chinato il capo, rese lo spirito.
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E poi la discesa via la strada di San Michele Arcangelo, la via Tre Martiri, la via Gugliemi fino alla chiesa del Buon Gesù.
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In totale, la processione ha percorso più o meno un chilometro.
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Concluzione
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L’atmosfera era irreale e magico.
Una strada medievale, poi un percorso del funerale luce, il silenzio, e in lontananza… le luci del lago e la luna piena.
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Come riformulare l’incantesimo di questo antico rituale di incontro per una piccola comunità intorno alle sue credenze religiose, la sua unità intorno a questo periodo speciale di raccogliere e condividere il suo passato…
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