Isola Maggiore : Piano Particolareggiato (2)
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26 maggio 2012
Riflessioni dopo l’incontro
con Giuseppe Cecchini,
assessore urbanistica, assetto del territorio e ambiente.
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Nota preliminare
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La lettura dell’ articolo precedente è essenziale per comprendere i riflessioni descritti sotto.
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Riflessioni personali
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Da 2009, abbiamo osservato gli sforzi reali, ma senza successo del comune di Tuoro per valorizzare l’enorme potenziale turistico del Isola Magggiore.
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La riunione di ieri ha sollevato qualche speranza tra gli isolani.
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Per non fallire di nuovo, ci vuole di esaminare gli errori del passato.
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Tra i fattori di fallimenti si nota in particolare :
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Le piccole dimensioni del villaggio di Tuoro-sul-Trasimeno
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Ci sono solo 3.900 abitanti.
Per 2011, suo bilancio di previsione prevedeva 2.989.582 euros di entrate.
Quindi, le sue risorse sono realmente limitate.
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Interesse limitato presunto del Sindaco e della Giunta all’Isola Maggiore
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Maggiori difficoltà per ottenere un incontro con il sindaco.
Non c’era più formale riunione del comitato di frazione dal 2 dicembre 2010.
Il programma delle opere pubbliche per 2011 prevedeva 815.417 euros ma niente per l’Isola Maggiore !
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La mancanza di comunicazione e della collaborazione efficacia con gli isolani
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Ad esempio, dopo la costitizione di associazione temporanea di scopo « Tuoro-Musei », non c’era più reale consultazione di Antonio Barone con la Pro Loco di Isola Maggiore.
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L’esiguo numero dei residenti sull’Isola Maggiore e l’età della maggior parte di essi.
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I più giovani, occupati da loro attività professionale, non sono disponibili.
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E abitano spesso fuori !
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La mancanza di coesione della piccolissima comunità di Isola Maggiore.
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Per maggiori informazioni su questo argomento, clicca qui.
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Le partenze di molti isolani all’esterno, i decessi, la modifica brutale dei modi tradizionali di vita hanno rotto l’unità della Comunità dell’Isola Maggiore.
Quindi è diventato difficile ottenere un consenso sufficiente a mobilitare questa popolazione intorno a un progetto innovativo.
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Lo scoraggiamento degli isolani a sentirsi abbandonati.
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Mancanza di programmazione realistica dei vari progetti proposti.
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I progetti presentati sono ambiziosi, forse raggiungibile nel medio termine.
Ma solo una politica di concrete, piccole e regolari realizzazioni puo ripristinare la fiducia.
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Alcuni consigli
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- Dimentichiamo il passato e i possibili rancori.
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- ripristinare un ritmo regolare degli incontri tra il Sindaco, e Assessori interessati, e il Comitato di Frazione e la Pro Loco di Isola Maggiore.
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- dedicare una parte minore del bilancio comunale, almeno per i più necessari lavori di riparazione e manutenzione
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- Non limitarsi alla riunione corrente, ma istituire un gruppo di lavoro che riunisce i rappresentanti del comune, gli architetti e i rappresentanti degli isolani.
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- Per gli Isolani, ci vuole di organizzare le riunioni della comunità, come nel passato, al ritmo di uno ogni 4-6 settimane in modo che ognuno sia tenuto informato e si senta coinvolto.
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Conclusione
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Il comune di Tuoro sembra tentare uno nuovo piano per valorizzare l’attività turistica dell’ Isola Maggiore.
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Non perdiamo questa occasione!
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Grazie pre la sua risposta.
Buona sera Sig.ra Maria Pia,
grazie per le riflessioni che ha lasciato sul blog di Jean che risultano molto pertinenti per cercare di illustrare maggiormente alcuni aspetti discussi all’incontro ad Isola Maggiore sabato scorso.
L’idea dell’albergo diffuso si basa su una rete di cooperazione tra i proprietari delle strutture che vengono messe a disposizione per tale attività, collaborazione che dovrebbe spingere quindi il privato alla valorizzazione e al recupero delle proprie abitazioni, senza però stravolgere le peculiarità di ogni singolo edificio, mantenendo ognuno la propria individualità.
Il turista sarebbe spinto a vivere la vita da “cittadino di Isola”, avendo la possibilità di visitare e soggiornare nelle strutture diffuse su tutto il territorio, vivendo nelle abitazioni recuperate, gustando i prodotti tipici forniti per i pasti dai ristoranti di Isola e godendo della tranquillità e della bellissima atmosfera che solo ad Isola si può trovare.
Non è dunque un’idea di turismo mordi e fuggi, piuttosto il contrario, una possibilità per il turista di immedesimarsi nella vita di questo piccolo borgo, sulla scia del “turismo sostenibile” che tanto reclama l’appartenenza al movimento del vivere “slow”!!
Il recupero degli edifici i cui proprietari volessero aderire a tale iniziativa potrebbe poi avere anche una contropartita economica, un incentivo da trovare in accordo con l’amministrazione comunale per sviluppare tale attività!
Per regolamentazione del verde privato naturalmente non si vuole intendere una regolarizzazione dell’immagine nel senso di giardino uguale a se stesso per tutti, è certo che piantare le stesse essenze e gli stessi fiori non innalza la qualità del verde ma anzi la distrugge. L’attenzione è volta a quella parte del verde privato di godibilità pubblica, si pensa dunque ad alcune regole per tenere pulito e recuperare tanti degli orti-giardino oggi completamente abbandonati.
Per via delle Spose si è pensato ad un “recupero delle memoria storica”, durante i nostri sopralluoghi non è stato facile neanche individuare i ruderi che in parte ancora esistono nell’area interessata da questa importante testimonianza. Con l’area di “verde archeologico” proposta nella zonizzazione del Piano di Recupero si cercherà di individuare un’area da assoggettare a norme che permettano un recupero, una ripulitura dei ruderi e delle strutture esistenti, per permettere al visitatore una più agile e adeguata lettura di questo brano di tessuto storico.
Spero di essere stata di aiuto
Grazie
Sara D’Agostina
Cara Maria-Pia,
Grazie mille per la tua risposta.
Spero che Paolo E tu siate per completare il questionario et inviarlo al architetto Sara D’AGOSTINA.
Sperando di vedervi presto,
Gianni
Penso che sicuramente sia un’iniziativa da non far morire sotto la pretesa e la paura di perdere “potere” che potrebbe esserci da parte di alcuni: l’amore e la voglia che Isola torni a “vivere”, secondo me, passa attraverso, sì, il turismo ( anche se conosciamo i danni provocati da un turismo di massa: per es. l’altro ieri, facendo un giro dell’isola, ho trovato pattume gettato dai “barbari” gitanti di qualche ora!), ma, principalmente,attraverso un ripopolamento stanziale e giovanile, per cui , benissimo gli incentivi per la prima casa e per la ristrutturazione tenendo a bada le imprese che richiedono costi aggiuntivi perchè si tratta di Isola. Per ottenere ciò occorre sfatare anche l’idea di “isola”, lontana , dimostrare come sia molto più faticoso andare da un quartiere ad un altro in una città di non quanto sia arrivare sulla terra ferma muovendosi da Isola Maggiore. Questo lo si può ottenere solo organizzando incontri con le popolazioni del circondario del lago.
Ripristinare l’abitudine all’incontro, il “volen g’i a veja” dello scorso anno ( che spero si possa ripetere anche quest’estate) estemporaneo, dovrebbe diventare, come dici tu, una buona pratica, aperta, però, anche agli abitanti limitrofi. Occorre predisporre luoghi in cui poter fare attività che permettono un “turismo” mirato: convegni, seminari, attività fisiche come Yoga, Pilates……. , che possono anche essere svolte anche all’aperto (vedremo come andrà la giornata dello sport che si terrà il 30 giugno, così mi pare di aver capito). Non vorrei che l’idea dell’albergo diffuso ( con le difficoltà che ci sono per gli attuali luoghi di accoglienza, l’Hote Sauro e la Casa Vacanze) facesse diventare la nostra Isola il luogo, semplicemente, del “mordi e fuggi”.
Non capisco cosa intendano per regolamentizzazione del verde privato: dovremmo avere tutti gli stessi fiori, le stesse modalità di rapportarci al piccolo angolo della grande Madre Terra che ci è stato affidato per questo breve passaggio? Mi sembra una pretesa assurda: se questo significa il taglio delle erbe alte, va bene, ma non altro! Cosa significa il recupero della via delle spose?
Il progetto dell’Isola del Libro, una serie di conferenze, sono operazioni che possono essere immediatamente messe in cantiere.
Quando si parlerà, poi, della raccolta differenziata?
Insomma, mi pare che l’iniziativa sia stata una cosa molto importante e possiamo fare in modo che non sia stata semplicemente un’occasione del bla, bla: IO CI SONO
Grazie Jean per il tuo impegno che permette a ciascuno di noi di essere sempre informati.