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Il 15 giugno 2011, cerimonia a memoria

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Il 15 giugno 2011, in fine di pomeriggio, era organizzato la cerimonia in onore dei tre isolani assassinati dall’esercito tedesco il 14 giugno 1944.

Tutta una famiglia decimata in qualche minuto.

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Il Dottore Mario Bocerani, sindaco, e Umberto Chiappafreddo

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Umberto Chiappafreddo era evidentemente al centro di questa cerimonia che lo toccava specialmente.

Questo massacro gli ha strappato brutalmente l’affetto ed il sostegno di suo nonno, Vincenzo Paci, di suo padre, Orlando Chiappafreddo, e di suo zio, Giuseppe Paci.

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Consegna in anteprima a Umberto di une nuovo libro riguardo a questo dramma

La tragedia

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Come è successo questo dramma ?

 

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Sauro Scarpocchi, giovanile testimone oculare di una parte della tragedia, descrive questo avvenimento nel suo libro « Diaro di Bordo », libro che dovrebbe essere presentato presto  nel nostro blog.

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A destra, Sauro Scarpocchi

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Il 14 giugno comincià come gli altri giorni e niente faceva pre­sagire quello che sarebbe avvenuto nel pomeriggio.

Attorno alle ore 16 arrive ad Isola una barca con quattro militari tedeschi.

Attraccà al porto del signor Flaminio Scarpocchi, che si trova a Nord di Isola.

Un militare rimase di guardia alla barca e tre cominciarono a perquisire le case alla ricerca di una radio; entravano, guardavano, chiedevano di questa radio, uscivano da una casa, entravano in quella accanto.

Io e altri ragazzini, tra cui ricordo Vittorio e Leonardo, segui­vamo questo entrare e uscire di casa in casa.

Si arrivo cosi in fondo al paese, all’abitazione della famiglia Paci.

Un militare rimase fuori, due entrarono; né io, né altri sappiamo quali parole si dissero.

Orlando Chiappafreddo, avendo lavorato alcuni anni in Germania, parlava tedesco e si rivolse ai militari nella loro lingua, ma inutilmen­te.

Vedemmo uscire il capofamiglia Vincenzo che si reco dietro casa e torne con un involucro scuro. Affacciandosi dalla loggetta chiarno un soldato: “camerata ecco la radio”. I

l soldato vedendo l’involucro si insospetti e tirando fuori la rivoltella sparo due colpi uccidendo Vincenzo che cadde sul balcone con la radio in mano.

Chiappafreddo, vedendo il suocero morire, malgrado fosse disarmato si getto addosso al militare che aveva sparato, lo afferrà al collo e cerce di strozzarlo e di morderlo alla gola.

Fu solo per pochi istanti perché un altro Tedesco sparo due colpi di pistoia e lo uccise all’istante.

A questo punto io e gli altri ragazzi, terrorizzati, scappammo e quindi il resta dei racconto è tratto da quanta ho sentito raccontare da chi era rimasto.

Giuseppe Paci, veduto o saputo dell’uccisione dei padre e dei cognato, preso il fucile da caccia usci di casa salendo a monte.

Da li inizio una sparatoria con i Tedeschi ferendone uno sicuramente e forse due, rimanendo egli stesso ferito ad un piede….

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… Dopo i militari tedeschi sono tornati all’ Isola, hanno catturato Guiseppe Paci e l’hanno fucilato.

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La cerimonia

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Certo, era una cerimonia ufficiale e ne attestava la presenza del sindaco, il dottore Mario Bocerani. Alcuna  TV.  E non c’era una grande folla. No, giusto una cerimonia sprovvista di formalismo inutile. Piuttosto una reunione familiare degli isolani intorno ad Umberto Chiappafreddo, intorno al ricordo delle sui morti, per curare una volta di più la ferita crudele subita da loro piccola comunità.

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Piuttosto una reunione familiare…

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Sebbene straniero e membro cooptato molto recente di questa comunità lillipuziana, ho risentito la dimensione proprio commovente di questo momento di coesione, stesso fugace, della popolazione tanto  ridotta di Isola Maggiore.

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Piastra commemorativa

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Une réponse à to “Il 15 giugno 2011, cerimonia a memoria”

  • Andrea PELLEGRINI:

    Ringrazio Jean per la cronaca di questa giornata visto che neanche io, pur essendo originario della zona, conoscevo nella sua completezza la vicenda storica.
    Peccato, non bisognerebbe lasciare che il tempo cancelli simili tragedie…